Dal 1200, quando fu fondata da Guiscardo da Pietrasanta, la piccola Atene della Versilia (com’è soprannominata per la sua storia e per quantità di opere d’arte che ospita) è un crocevia di artisti di fama mondiale, da Michelangelo Buonarroti al Vasari fino ai moderni Henry Moore, Pietro Cascella, Kan Yasuda, Jean Michel Folon, Arnaldo Pomodoro, Joan Mirò o Botero. In tanti, tra loro, hanno donato opere alla città, facendo di questa deliziosa cittadina toscana incastonata tra le cave di marmo un vero museo a cielo aperto.
Fucina d’importantissime opere, esposte nelle piazze e nei musei di tutto il mondo, Pietrasanta conserva il sapore di una città autentica, totalmente estranea al «glamour» di Forte dei Marmi o al clamore di Viareggio, che distano solo una manciata di chilometri. E a Pietrasanta si può anche fare una vera e propria «passeggiata artistica» lungo il Parco Internazionale di Scultura Contemporanea che si snoda tra piazza Duomo, la Chiesa e il chiostro di S. Agostino, piazza Crispi e viale S. Francesco. Basta girare nelle sue viuzze per imbattersi nella «Memoria di Pietrasanta» di Cascella o ne «Il Guerriero» di Botero, entrambi in piazza Matteotti, nella «Chiave del Sogno» di Kan Yasuda, o ne «Il Centauro» di Mitoraj nell’omonima piazzetta